27/02 ore 18:00 – Presentazione “Mi chiamo Mouhamed Ali” di Mouhamed Ali Ndiaye e Rita Coruzzi

Il potere dello sport per contrastare il razzismo afro discendente.

Sarà presente Mouhamed Ali Ndiaye, il primo senegalese campione di boxe in Italia.

Presenta il suo libro “Mi chiamo Mouhamed Ali”

Rita Coruzzi, Mouhamed Alì Ndiaye, Mi chiamo Mouhamed Alì, Piemme 1019
All’inizio è solo un bambino come tanti, nato in Senegal da un padre pugile che vive nel mito di Muhammad Ali e che sogna per il figlio un futuro importante. Poi quel bambino, il nome dato in onore del campione che per ben due volte riesce a incontrare, un pugile lo diventa davvero, costretto dal padre a durissimi allenamenti a ogni ora del giorno e della notte, chiuso in una palestra, piegato dai colpi quando tutti i suoi amici sono per strada a giocare. Ma come Ali comprende ben presto la via che gli ha aperto il padre è l’unica alternativa possibile a una vita segnata dalla criminalità e dalla droga. In breve tempo il ragazzo, ormai campione del Senegal, vede crescere in sé il desiderio di superare i confini di un Paese sempre sull’orlo del baratro. Da qui il viaggio verso la salvezza, la terra promessa. Dopo qualche mese in Francia, il visto che sta per scadere, Ali decide di andare in Italia e di provare a cercare lì la realizzazione di quel sogno che insegue da sempre. Non è facile, in un Paese di cui non conosce la lingua, senza il permesso di soggiorno, né una casa in cui stare, guadagnando qualche spicciolo per sopravvivere facendo l’ambulante sulle spiagge. Ma la sua tenacia e il desiderio inarrestabile di tornare sul ring lo guidano attraverso un percorso di crescita e lo portano dove voleva. Grazie all’incontro con Federica, una donna italiana conosciuta in treno e divenuta poi sua moglie, e agli amici di Pontedera, la piccola città che lo ha accolto, Ali potrà ricominciare a combattere e a vincere, e si troverà esattamente dove suo padre lo immaginava fin da bambino: sul tetto del mondo.

Rita Coruzzi
È nata il 2 giugno 1986 a Reggio Emilia, dove tuttora risiede. Affetta da tetraparesi, in conseguenza di un intervento chirurgico andato male, dall’età di dieci anni è sulla sedia a rotelle. Diplomatasi al liceo classico della sua città, ha conseguito la laurea triennale in Lettere e si è specializzata in giornalismo presso l’università di Parma. Della sua esistenza ha fatto una battaglia quotidiana per dimostrare che non ci si deve arrendere mai e che è sempre possibile trovare in sé la forza interiore per affrontare qualsiasi prova. Con Piemme ha pubblicato diversi libri dedicati alla sua storia e alla sua scelta di fede e Matilde, vincitore del Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti, del Premio Internazionale Stefano Zangheri e del Premio Internazionale Città di Cattolica, e l’Eretica di Dio.
Mouhamed Alì Ndiaye
Nato e cresciuto in Senegal fino all’età di 21 anni. Per tre volte vince il campionato nazionale di pugilato. Arrivato in Italia nel 2000, clandestino fino al 2002, nel 2004 diventa Campione Italiano di pugilato, conseguendo negli anni successivi tutti i titoli più prestigiosi di quello sport. Per motivi di salute ha fatto l’ultimo incontro nel 2016. Operatore della Croce Rossa Italiana di Pisa, Vigile del Fuoco volontario, vive con la moglie e i tre figli a Pontedera. Mi chiamo Mouhamed Alì è il suo primo romanzo ma, soprattutto, è la sua storia.

Conduce:
Oumar Barry, Analista dell’osservatorio Sahel e Africa Subsahariana

 

 

DOVE?

Libreria Trebisonda
Via Sant’Anselmo 22 – Torino
Dalle ore 18:00 alle ore 20:00

PRENOTA SUBITO